Quando passare dalla culla al lettino

Quando e come passare dalla culla al lettino? Consigli per farlo in modo giusto e divertente

Tra le domande più frequenti dei genitori c’è sicuramente: quando passare dalla culla al lettino? E soprattutto, come farlo nel migliore dei modi, senza creare traumi al bambino?

Il tuo bimbo è cresciuto velocemente e ha fatto enormi progressi nei suoi primi mesi di vita. Anche se sembra già un’eternità, è passato solo qualche mese dalle prime notti (spesso insonni!) trascorse nella navicella o nella culletta di co-sleeping, a fianco al lettone di mamma e papà.

Da lì il tuo bambino è sicuramente passato nella culla (quella con le sponde alte, per intenderci), anche se molto probabilmente dorme ancora nella camera dei genitori.

E’ trascorso ancora qualche mese. Ora il tuo bimbo sta certamente in piedi, probabilmente cammina da solo. Sembra sempre più indipendente. E’ giunto il momento di trasferirsi nella stanzetta, lasciando ai genitori un po’ di intimità?

Non esiste un momento “esatto”

La risposta è: non esiste un momento adatto per il passaggio dalla culla al lettino. Generalmente, i bambini iniziano ad usare il lettino intorno ai 18 mesi. In realtà non esiste un momento esatto della crescita in cui affrontare questo cambiamento, ma ci sono dei segnali che è possibile leggere per capire quando è il caso di fare il “grande” passo.

– Un segno frequente, e molto evidente, che si avvicini il momento di cambiare aria è che il bimbo inizia ad arrampicarsi sulla culla e cercare di uscirne fuori (a volte anche riuscendoci, con qualche brivido…).

– Potrebbe trattarsi di un’esigenza dei genitori: un fratellino o una sorellina in arrivo necessitano di spazio, così è il momento che il primo arrivato faccia le valigie. In tal caso badate bene a non fare un vero e proprio “sfratto”, ma iniziare a lavorare al passaggio dalla culla al lettino con qualche mese di anticipo.

Un passaggio per volta

Innanzitutto, è bene programmare il passaggio al lettino per fare in modo che non coincida con altri grandi cambiamenti, come l’inizio dell’asilo o il passaggio dal pannolino alle mutandine. Troppe novità in poco tempo possono provocare un senso di spaesamento e agitazione al bambino, che potrebbe impiegare più tempo ad adattarsi.

 

Inoltre, è altamente sconsigliato da pediatri e pedagogisti saltare le tappe passando direttamente a un letto da cameretta o, addirittura, un letto da adulti. Principalmente per una ragione di sicurezza: i letti più grandi sono troppo alti per i bambini piccoli, che correranno maggiori rischi di cadere. Inoltre il bimbo non sarebbe autonomo nel salire e scendere quando ne ha voglia, con un senso di insicurezza e prigionia.
Ultima ragione, ma non meno importante delle altre, è che il bimbo ha ancora bisogno di uno spazio raccolto, in cui muoversi adeguatamente, ma non perdersi dentro.

 

Quale lettino scegliere?

La soluzione ideale è un lettino basso e sicuro, di dimensioni adeguate. Esistono soluzioni per rendere il trasferimento dalla culla al lettino un’esperienza divertente, ai confini con il gioco come il “lettino Montessori“.

Il Lettino Montessori

Lettino Montessori Childhome
Lettino Montessori Childhome

Questo letto montessoriano a forma di casetta è studiato per favorire l’autonomia del bambino. Infatti, la sua semplicità consente al bambino di salire e scendere senza farsi del male. Un aspetto molto importante nel metodo Montessori dove la libertà è l’elemento principale.

In questo modo, il passaggio dalla culla al lettino può diventare addirittura un regalo o un premio da conquistare. Si tratta chiaramente di lettini pensati ad hoc e quindi molto sicuri, oltre che molto belli e di qualità alta. (vedi anche “Cameretta Montessori: dal letto ai giochi, tante idee per realizzarla al meglio“)

Crea un ambiente familiare e racconta una storia

Un altro buon consiglio è quello di collocare inizialmente (qualora fosse possibile) il lettino nella stanza dei genitori, anche solo per qualche giorno o settimana, prima di passare alla cameretta. In questo modo il passaggio sarà graduale e meglio accettato.

Un’ottima idea per farlo ambientare nella nuova situazione è quello di ricreare un ambiente familiare, con dei nuovi riti genitori-figli. Uno di questi è sicuramente quello di cimentarsi nel raccontare una storia, magari in modo originale.

– Esistono infatti alcuni giochi pensati proprio per questo. Come le simpaticissime marionette reversibili di Lilliputiens che in una sola bambola ti permettono di avere 3 personaggi di favole classiche come Cappuccetto Rosso e Biancaneve.

Marionetta Reversibile Cappuccetto Rosso 3 in 1

Oppure un libro morbido come quello di Lilliputiens con la favola de “I tre porcellini”. Davvero originali è anche la torcia proiettore di Moulin Roty. Tante immagini simpatiche e una “guida” per aiutarti a raccontare diverse storie proiettandole direttamente sulle pareti della cameretta.

Torcia raccontastorie Moulin Roty
Torcia proiettore raccontastorie Moulin Roty

Prova anche a fare dei giochi semplici e rilassanti al buio, come giocare con le ombre oppure oppure proiettare alle pareti le immagini di una lanterna magica, come quelle deliziose di Moulin Roty.

Resisti, non mollare!

Una delle prime reazioni del bambino sarà alzarsi in piena notte e iniziare a girovagare per la camera o l’intera casa. Non c’è nulla di strano in ciò, è un fatto assolutamente normale legato al cambiamento. Chiaramente, dopo qualche minuto a spasso, arriverà ai piedi del letto di mamma e papà chiedendo accoglienza.

Riaccompagnatelo nel suo lettino dolcemente, ma fermamente. E’ possibile che qualche notte trascorra con questo via vai, ma non mollare: il traguardo è vicino. Quando riuscirà a passare l’intera notte nel suo nuovo spazio, complimentati con grande entusiasmo e dai un piccolo premio. Il bimbo ne sarà felicissimo… almeno quanto mamma e papà.

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